L’importanza della Filosofia…

“La filosofia può rappresentare lo strumento perfetto per esercitare le proprie abilità e le profondità del pensiero, in modo da renderlo sempre più pronto alle sfide di una quotidianità tecnologicamente più complessa ma umanamente e culturalmente molto più povera…”

Mercoledì 17 aprile, alla Libreria Raffaello in via Kerbaker 35 a Napoli, la presentazione del libro di Gianuario FioreQuelli che ben pensano, ben vivono!

Dialogherà con l’autore la Prof.ssa Daniela Speranza (Psicologa, Psicoterapeuta e Docente)
Interverrà la Prof.ssa Marina Albamonte D’affermo (Docente e scrittrice)

ore 17,30

“Quelli che ben pensano, ben vivono!” di Gianuario Fiore

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“L’altra faccia dell’amore” di Martina Cappiello

Il sublime infinito dell’Io deve dirmi e darmi un sussulto capace di arrivare a sconfinare i luoghi più profondi di me stessa. Deve raccontarmi un qualcosa di suo, non frasi scontate, ma il suo essere unico e prezioso. Deve essere poeta, pittore, musicista, capace di far vibrare le corde emozionali in ogni dimensione. Devo amare il mio Io con tutte le sue congetture, con la sua storia. Deve essere la sensazione più bella, quella che innesca dentro di me una reazione unica ed imprescindibile da ciò che mi circonda. Solo amando e vivendo pienamente, l’Io, posso farlo diventare un meraviglioso Noi. Con un linguaggio profondo e autentico l’autrice ci parla a cuore aperto dei suoi conflitti interiori.

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“Lo scambio del nulla” di Maria Aprile

Ci si può innamorare di un’idea, di un pensiero, di un desiderio, al punto tale da credere che quell’idea, quel pensiero, quel desiderio, siano reali. E poi, quell’amore diventa quasi una condizione in cui accettarne i relativi compromessi è solo una logica conseguenza. C’è chi beve, chi fuma, chi si droga per farsi del male, ma c’è chi si innamora per lo stesso identico motivo. La debolezza dell’anima non trascende dalla sua stessa forza nell’essere fragile e riconoscere di essere tale. L’attrazione nasce da due poli opposti e contrari, ma soltanto finché non si avvicinano e si scoprono più simili che mai.

Il libro è corredato da un CD audio ed è possibile scaricare l’audiolibro su tutte le migliori piattaforme.

“CHELA” di Nicoletta Fiori

In uscita a febbraio il romanzo d’esordio di Nicoletta Fiori: “CHELA”

È la memoria di uno spirito libero che ama incondizionatamente e che per meritare amore e pace rinuncia troppo sovente alla propria persona, per compiacere, per non perdere gli altri. Gli altri, oltre alla cerchia della famiglia e gli amici più stretti, sono una folla oceanica di conoscenze, di anni o di minuti, con cui sostenere conversazioni di poco impegno, tirar tardi ad ogni costo, riempire vuoti che paiono incolmabili: figure che con le loro proiezioni aiutano poco più che a distrarre, tenendoci lontani da noi e le nostre esigenze vere…

Michela, la protagonista, ama in maniera incondizionata, a prescindere. Le sue due bambine, i suoi uomini, il viaggiare inteso come esperienza completa di vita: tutto ciò, insomma, che l’ha resa quello che è diventata, nel bene e nel male. Perché Michela è sempre più convinta del fatto che tutto serve, che certi gesti e certi momenti rimarranno sempre e comunque nel cuore.

“Le Neanidi” di Raffaella Sirico

È nell’assurdità delle parole
che si può trovare
la vera sinfonia della vita…

I sentimenti sono l’unico antidoto contro la sofferenza, basta un bacio, un sorriso e tutto cambia, mentre: “l’anima tace e il cuore si accende”. Il caos è padrone dei nostri sensi, vanifica le nostre illusioni e la nostra quiete, ma: “io non sono altro che tempesta in un giardino di betulle e di magnolie”.

“Le Neanidi” di Raffaella Sirico

Prossima pubblicazione…

“TERRA VIVA” alla Biblioteca Comunale di Como

Venerdì 23 ottobre, in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Paolo Borsellino” e con il patrocinio del Comune di Como, Maddalena Zullo ci parlerà del suo libro “Terra Viva – Sotto una buona stella”, con la volontà di testimoniare uno spaccato del Mezzogiorno e la vita delle sue donne tra gli anni venti fino al 1945, ancor prima di molte battaglie che hanno garantito a tutte loro, in Italia, diritti e parola. Nella storia di una famiglia si identifica la storia di una intera comunità: è una ricerca, quella dell’autrice, che non solo la riporta in famiglia ma anche in un intero contesto culturale da analizzare, esaminando la lingua di quegli anni, il dialetto, le tradizioni e le credenze, ormai per sempre cristallizzate nelle pagine del suo romanzo. La riflessione sulla lingua procede di pari passo con quella sulla condizione della donna che per l’autrice assume i toni non soltanto di un impegno letterario ma anche sociopolitico, tanto da ricoprire nel suo comune di residenza a Fino Mornasco (CO) il ruolo di referente per le pari opportunità.

Il racconto è un dipinto, un acquerello di uno scorcio di Meridione, uno scorcio di un tempo passato, ma non finito, le cui tracce solcano ancora oggi le terre di cui l’autrice scrive, tracce in cui generazioni hanno depositato i loro sogni che si infrangevano contro i muri di una guerra, sogni che cozzavano con ciò che doveva essere, con ciò che era stabilito per ciascuno! E questo dipinto, in cui l’autrice mostra la sua maestrìa anche nell’arte pittorica, sembra scritto con un pennello imbevuto dello stesso inchiostro di quelle lettere che dal fronte giungevano alle donne indurite dall’attesa, svuotate di speranza, rose dal senso di colpa per il solo anelare a quel briciolo di felicità!
Le donne, sì, le femmine di quel tempo, sono le vere protagoniste del romanzo, non erette a eroine, ma mostrate in tutta la loro verità, con le mani sporche di terra, ma aperte alla vita, col cuore trafitto di spine, ma sempre pulsante! Donne atte al sacrificio, nate per il sacrificio, donne spaventate, coraggiose, ingenue, arrabbiate, deluse, donne a denti stretti, donne che esperivano la rinuncia, donne che amavano, senza avere il tempo e il modo per chiedersi se sapessero farlo o se fossero pronte, donne che nonostante tutto amavano, donne che nonostante tutto erano vive…

Dalla prefazione di Elisabetta D’Agostino.

“I capelli del diavolo” di Marco Giri

Le civiltà antiche consideravano il Bene e il Male come due facce della stessa medaglia: in poche parole, a una divinità buona si contrapponeva una malvagia e a quest’ultima erano riconducibili tutti gli aspetti negativi dell’universo. I diavoli sono sempre esistiti nell’immaginario umano: la credenza di entità sovrannaturali malvagie è radicata quanto quella di entità benevoli, poiché entrambe sono insite negli esseri umani.
Gli scettici ovviamente non credono nell’esistenza del diavolo, anzi lo considerano la giustificazione di Dio per la sofferenza e le ingiustizie che regnano sulla terra, ma il Diavolo può presentarci il male nella forma più seducente possibile, ingannandoci. Marco Giri ci propone un noir molto singolare e contorto, presentando il diavolo come un’entità esoterica che spadroneggia liberamente nella società ricca e borghese tra Cracovia e Montpellier. I due personaggi principali, padre e figlio, hanno il dono dell’immortalità e sfruttano il loro potere per soddisfare tutti i piaceri della vita, sottomettendo chiunque cerchi di contrastarli. L’autore ha il pregio di aver saputo modellare l’intreccio del romanzo distribuendo le varie vicende in modo sparpagliato, per poi farle confluire in un epilogo mozzafiato, pieno di suspense e colpi di scena.
Il diavolo persiste e continuerà a ripetersi e ripresentarsi in ogni singola persona, nella profondità della coscienza che ode la voce buona e severa del bene e la voce perfida e carezzevole del male.

Ancora pochi giorni per la pubblicazione.

“I capelli del diavolo” di Marco Giri

“Le piccolissime tragedie” a Lucignano (AR)

Sabato 26 settembre siamo stati a Lucignano (AR) per la presentazione del libro “Le piccolissime tragedie” di Cecilia Lombardi, grazie alla disponibilità del Comune di Lucignano, e in primis all’Assessore alla Cultura Serena Gialli, che ci ha permesso di svolgere l’evento al Teatro Rosini.

I nostri complimenti all’autrice Cecilia Lombardi, alla sua prima presentazione, per aver saputo gestire nel miglior modo possibile l’imbarazzo della “prima” con disinvoltura e concretezza, esponendo la tematica del suo libro con sicurezza.

Nuovi autori in arrivo…

Il Buon Lettore aspetta le vacanze con impazienza. Ha rimandato alle settimane che passerà in una solitaria località marina o montana un certo numero di letture che gli stanno a cuore e già pregusta la gioia delle sieste all’ombra, il fruscio delle pagine, l’abbandono al fascino d’altri mondi trasmesso dalle fitte righe dei capitoli.

Italo Calvino

Prossimamente nel nostro catalogo il libro di

Marco Giri “I capelli del diavolo” e

“Cinque personaggi mistici” di Beatrice Roncalli.

Uno stralcio di “Terra Viva”

“Le cose dunque tornarono al loro posto e a Domenico, dell’America, rimase nella testa solo l’americano o forse gli restò pure qualche altra cosa, ma nessuno chiese niente e semplicemente quella vita non era mai stata scritta. Tutto tornò al suo posto. Domenico si fece crescere i baffi e Antonietta si mise a braccetto del marito e si fece accompagnare a messa, e la gente tornò al suo posto. Un bicchiere di vino dai cumpari di nozze e i parenti stretti e lontani tornarono al loro posto. La mattina presto a lavoro nelle sue terre, i suoi vestiti ‘nsozzàti, tutte le giornate tornarono a posto. Il suo giaciglio di paglia pronto per coricarsi e dormire e la notte tornò al suo posto. Il suo braccio avvolse il ventre di lei e la trascinò con forza verso di lui e Antonietta tornò al suo posto, sotto di lui…”

Tratto dal libro di Maddalena Zullo “Terra Viva – Sotto una buona stella

TERRA VIVA