Recensione di “Terra Viva” su Casertasera.it

Dall’articolo di Giuseppe Terminiello:

“Terra viva” è il primo romanzo di Maddalena Zullo, scrittrice di origini alifane (CE) ma residente in provincia di Como. È un racconto che vuole far emergere la forza delle donne del suo Sud negli anni 30 e 40, indagando tutti gli aspetti che coinvolgono la vita femminile, attingendo dalle tradizioni popolari, dai racconti, dalle leggende, dalle credenze, dalle consuetudini, dai pregiudizi, dalle forme dialettali. L’autrice spiega come sia stato profondo il viaggio emotivo che l’ha condotta ad immedesimarsi nei personaggi e ad interpretare l’atmosfera dei luoghi e del tempo, perché distante dal suo mondo, ma risoluta nel volere che la parola della sua scrittura sia innanzitutto testimoniare  un passato che è stato e che non va dimenticato, un passato che ha fatto rivivere restituendoci un’immagine di un realismo fatto di oggetti semplici, a volte crudo, espressivo e diretto, a volte poetico, evocativo e metaforico, ma guidando il lettore in un viaggio sicuramente originale e intenso.

Terra Viva – Sotto una buona stella

Casertasera.it

“Festa notturna” di Antonio Orselli

Nella lunga storia di Piedigrotta, oltre alle feste dei Vicerè, dei Re di Napoli e quella delle canzoni napoletane, c’era un’altra festa, una Piedigrotta che aveva la singolare particolarità di svolgersi solo nella notte tra il sette e l’otto di settembre.
Una festa notturna, dunque, un evento con una precisa connotazione temporale, del quale, va subito detto, si conosce assai poco.
Su uest’ultimo aspetto, c’è da dire innanzitutto che l’immensa letteratura piedigrottesca si è occupata prevalentemente di quegli eventi che si verificavano quando quella festa notturna era già terminata.
Infatti, i Re e i Vicerè, si recavano al Santuario di Piedigrotta, esclusivamente, il giorno dell’8 settembre.
Le stesse feste delle canzoni, con le altre manifestazioni a esse correlate (i fuochi, le sfilate dei carri, le luminarie), appartenevano ad altri luoghi e ad altri tempi della Piedigrotta…

Festa notturna

“Una nuova primavera” – Raccolta poetica di Chiara Verdicchio

La poesia è musica, un ritmo armonioso che unisce parole e suoni per trasmettere un messaggio, per dare voce a sentimenti assoluti e universali che nascono dall’anima e sfociano “nel mare immenso della vita”. I versi di Chiara Verdicchio sono limpidi e precisi, quasi fossero scolpiti, e trovano un perfetto equilibrio tra il ricordo e la narrazione vitale di “un racconto col finale tutto da inventare”, tra “una gracile promessa” e “un grande campo di girasoli”. Sofferenza e conforto si scontrano in questi versi, che l’autrice raffigura usando colori tenui ed emozionali, materializzandosi improvvisamente nel desiderio di cambiamento “per gridare al mondo che anche le peggiori tempeste hanno alle spalle un meraviglioso arcobaleno”.

Una nuova primavera” è una raccolta poetica in cui i sogni divengono velieri che solcano il mare, un potente mezzo di cambiamento per dirigere e governare il flusso eterno dell’esistere, per “donare speranza ad un cuore bramoso d’amore“.

Una nuova primavera

“Tipacci da Hotel” di Gemma Formisano

Recensione di Cristiana Abbate, della redazione giornalistica di senzalinea.it: Leggere delle avventure, delle esperienze, dei “fatti” di Gemma mi ha divertita tantissimo. Il suo diario è una ventata di aria fresca in un periodo in cui si respira un’aria filtrata da mascherine. Interessante ed esilarante scoprire il mondo vivo di un piccolo Boutique Hotel di Napoli, La Cerasella, ovviamente i nomi sono stati cambiati, ma i personaggi non sono frutto di fantasia. Gemma nel suo microcosmo racchiude realtà anche più grandi: l’organizzazione, la funzionalità, la gestione di una struttura alberghiera. I veri protagonisti sono i “Tipacci”, non intesi in senso dispregiativo, ma si tratta di quei clienti che in un modo o nell’altro lasciano il segno, si tratta di personaggi simpatici, strani e talvolta anche maleducati. L’autrice descrive benissimo un mondo costruito per il cliente in cui, tutto deve essere in ordine, fatto anche di cambiamenti per evolversi e migliorare, dove dietro un sorriso disponibile di un receptionist c’è una persona con dei sentimenti che si diverte, soffre e da anche in escandescenze, perché il cliente non sempre ha ragione. Non si tratta solo di una lettura divertente, ma in alcuni passaggi, tra una risata e l’altra, ho anche imparato come mai i giapponesi preferiscono usare la toilette della hall invece di quella nella camera; per gli indiani, invece, è normalissimo ruttare in faccia alle persone; il bidet, oggetto simbolo di pulizia, viene spesso snobbato.

Si può certamente affermare che Tipacci da Hotel è un romanzo di formazione professionale e personale: Gemma, inizia con uno stage per continuare a fare la gavetta e giungere ad essere nominata direttrice, tutto ciò con timori, paure, preoccupazioni. E’ una storia di grande amicizia che si riesce ad instaurare tra i vari dipendenti incluso Massimiliano, l’egocentrico e fantastico direttore. Ho sempre rispettato tutte le figure che lavorano negli hotel, mi sembra il minimo salutarli e sorridergli ogni volta che incrocio i loro sguardi, ma dopo questa lettura porrò ancora più attenzione nei loro riguardi:  non sempre le nostre richieste sono fattibili e loro per accontentarci devono fare i salti mortali, molto spesso non ricevono nemmeno un grazie da parte dei clienti. Un libro che dovrebbe essere presente in tutti i salottini degli hotel.

“Le piccolissime tragedie” di Cecilia Lombardi

Tra pochi giorni uscirà “Le piccolissime tragedie” di Cecilia Lombardi e vi facciamo leggere una parte della prefazione scritta dalla figlia: La Fenicotterona Rebecca.

Abbiamo bisogno di cattive notizie. Abbiamo bisogno di telefonare a sconosciuti, schernendoli, ringraziandoli, giurando amore eterno, perché i conoscenti non arrivino mai a capire l’infinito mondo che ci portiamo negli zaini. Perché i conoscenti è meglio che non sappiano, è meglio che tutto continui a marciare e marcire come ha sempre fatto nel nostro ideale di sicurezza, nelle nostre verità assolute, nei nostri dogmi che fin dal giorno “uno”, con le nostre esperienze, faticando, ci creiamo. E che si chiamino sportelli da riparare o scherzi telefonici o ricerca dell’archetipo, niente cambia. Essere occupati a diagnosticare un qualsiasi prossimo, una qualsiasi patologia, è peccare di presunzione, continuando a procrastinare l’unica cosa degna di pensiero, che poi è una domanda “Io cosa voglio davvero?” Per forza non siamo felici, siamo cattivi e stupidi. Una fotografia, chiara, immediatamente comprensibile, di un qualsiasi posto evocativo, di una persona che ci ha colpito particolarmente qualche tempo fa. “C’è una stanza in noi dove nessuno deve entrare, nemmeno per una sbirciata veloce, nemmeno se si abita lì vicino.”

Cecilia Lombardi

Presentazione del libro “Terra Viva”

Venerdì 3 luglio 2020, in collaborazione con la Biblioteca Comunale del Comune di Fino Mornasco, ci sarà la presentazione del libro “Terra Viva – Sotto una buona stella” di Maddalena Zullo. L’evento si svolgerà nel Parco Comunale in Via Brera alle 18,30 mantenendo il rispetto delle direttive vigenti in materia di anti COVID-19. Per la partecipazione è gradita la prenotazione in Biblioteca telefonando al numero 031-929291 oppure inviando una email all’indirizzo: biblioteca.comunale@comune.finomornasco.co.it
In caso di pioggia o condizioni meteo che non permettano lo svolgimento della presentazione, l’evento sarà rinviato a venerdì 10 luglio.

Terra Viva – Sotto una buona stella

“Finte Apparenze – Ombre del quotidiano”

La short fiction, la narrativa breve, molto amata in America o perlomeno dai lettori di lingua inglese, è un genere molto complesso che fa della brevità e dell’essenzialità il suo tratto distintivo. Bisogna creare micromondi con una manciata di parole, arrivando fino alla flash fiction (Short Stories) in cui lo spazio narrativo è ancora più compresso. In Italia non ha tutta questa diffusione, e se pensiamo che anche solo i semplici racconti brevi arrivano con diffidenza possiamo capire quanto questa arte sia praticata e letta da una nicchia molto piccola di lettori e scrittori.
I racconti che perverranno entro il 12/06/2020 saranno selezionati dalla nostra Redazione e solo quindici (15) troveranno spazio nell’Antologia di racconti brevi (Short Stories).

Mancano solo pochi giorni per inviarci il vostro racconto e se volete consultare le regole per partecipare, cliccate sul link: https://www.leparchedizioni.shop/progetti

Finte Apparenze