“TERRA VIVA” alla Biblioteca Comunale di Como

Venerdì 23 ottobre, in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Paolo Borsellino” e con il patrocinio del Comune di Como, Maddalena Zullo ci parlerà del suo libro “Terra Viva – Sotto una buona stella”, con la volontà di testimoniare uno spaccato del Mezzogiorno e la vita delle sue donne tra gli anni venti fino al 1945, ancor prima di molte battaglie che hanno garantito a tutte loro, in Italia, diritti e parola. Nella storia di una famiglia si identifica la storia di una intera comunità: è una ricerca, quella dell’autrice, che non solo la riporta in famiglia ma anche in un intero contesto culturale da analizzare, esaminando la lingua di quegli anni, il dialetto, le tradizioni e le credenze, ormai per sempre cristallizzate nelle pagine del suo romanzo. La riflessione sulla lingua procede di pari passo con quella sulla condizione della donna che per l’autrice assume i toni non soltanto di un impegno letterario ma anche sociopolitico, tanto da ricoprire nel suo comune di residenza a Fino Mornasco (CO) il ruolo di referente per le pari opportunità.

Il racconto è un dipinto, un acquerello di uno scorcio di Meridione, uno scorcio di un tempo passato, ma non finito, le cui tracce solcano ancora oggi le terre di cui l’autrice scrive, tracce in cui generazioni hanno depositato i loro sogni che si infrangevano contro i muri di una guerra, sogni che cozzavano con ciò che doveva essere, con ciò che era stabilito per ciascuno! E questo dipinto, in cui l’autrice mostra la sua maestrìa anche nell’arte pittorica, sembra scritto con un pennello imbevuto dello stesso inchiostro di quelle lettere che dal fronte giungevano alle donne indurite dall’attesa, svuotate di speranza, rose dal senso di colpa per il solo anelare a quel briciolo di felicità!
Le donne, sì, le femmine di quel tempo, sono le vere protagoniste del romanzo, non erette a eroine, ma mostrate in tutta la loro verità, con le mani sporche di terra, ma aperte alla vita, col cuore trafitto di spine, ma sempre pulsante! Donne atte al sacrificio, nate per il sacrificio, donne spaventate, coraggiose, ingenue, arrabbiate, deluse, donne a denti stretti, donne che esperivano la rinuncia, donne che amavano, senza avere il tempo e il modo per chiedersi se sapessero farlo o se fossero pronte, donne che nonostante tutto amavano, donne che nonostante tutto erano vive…

Dalla prefazione di Elisabetta D’Agostino.

Uno stralcio di “Terra Viva”

“Le cose dunque tornarono al loro posto e a Domenico, dell’America, rimase nella testa solo l’americano o forse gli restò pure qualche altra cosa, ma nessuno chiese niente e semplicemente quella vita non era mai stata scritta. Tutto tornò al suo posto. Domenico si fece crescere i baffi e Antonietta si mise a braccetto del marito e si fece accompagnare a messa, e la gente tornò al suo posto. Un bicchiere di vino dai cumpari di nozze e i parenti stretti e lontani tornarono al loro posto. La mattina presto a lavoro nelle sue terre, i suoi vestiti ‘nsozzàti, tutte le giornate tornarono a posto. Il suo giaciglio di paglia pronto per coricarsi e dormire e la notte tornò al suo posto. Il suo braccio avvolse il ventre di lei e la trascinò con forza verso di lui e Antonietta tornò al suo posto, sotto di lui…”

Tratto dal libro di Maddalena Zullo “Terra Viva – Sotto una buona stella

TERRA VIVA

Un omaggio alle mie radici e alle donne della mia terra… Maddalena Zullo

Articolo di Grazia Blasi su Clarus

Originaria di Alife, dopo gli studi liceali, Maddalena Zullo si laurea in Filologia moderna inserendosi poi nel mondo della Scuola senza mai tradire (anzi coltivando) la sua passione per la lingua, che in  Terra Viva diventa il filo conduttore di tutto il racconto, “confessato” nelle prime pagine, poi rivelato dalla narrazione nella sequenza dei fatti, del parlato, dell’accaduto. Una continua immersione nella storia che diventa immersione in se stessa, come in un embrione di valori, di accadimenti, di fatti da cui lei si è allontanata geograficamente ormai da qualche anno per aver scelto di lavorare e di costruire una famiglia lontano da questa terra viva. La riflessione sulla lingua procede di pari passo con quella sulla condizione della donna che per l’autrice assume i toni non soltanto di un impegno letterario ma anche sociopolitico tanto da ricoprire nel suo comune di residenza a Fino Mornasco (CO) il ruolo di referente per le Pari opportunità “un’occasione – spiega lei – per stare dalla parte delle donne anche con i fatti, oltre che con una riflessione su dolori e conquiste”.

Il romanzo, edito dalla casa Le Parche Edizioni, è ispirato dai racconti della nonna paterna di cui Maddalena ha raccolto la voce, poi tradotta nelle forti immagini che ci restituisce oggi la sua penna, abile, emotivamente coinvolta, lucidamente cosciente di “fissare” la Storia.
Forza, estrema pazienza, accettazione del dolore e del destino, esperienza del male nella commistione tra religiosità e credenze popolari…sono le origini che l’autrice racconta e di cui lei, ancora giovane, ne riconosce il valore universale, identificandosi in esse e cogliendo nel microcosmo raccontato un universo femminile identico o sovrapponibile a tanti altri, ma sempre generatore di virtù e diritti.
La scelta di lasciare il Sud, e di ritornarci attraverso queste pagine, per Maddalena Zullo ha significato un percorso interiore di “ritorno alle origini”.
“Per me che mi sono sempre definita senza origini, questo lavoro ha rappresentato un ritorno alla mia vera essenza, alle mie radici, perché è quel tipo di donna mi ha educata”.
Per l’autrice, la narrazione di Terra Viva diventa visione allo specchio di se stessa, di ciò che si diventa negli affetti, nel lavoro, negli hobbie, a partire da un nucleo fondante di valori che – nel bene e nel male – inaspettatamente germogliano dentro. “Quell’anelito alla libertà che comunque quelle donne hanno avuto anche io l’ho avvertito in me, sentendomi – rispetto a loro – privilegiata nell’aver potuto scegliere che orientamento dare alla mia vita.”

Articolo sulla testata giornalistica online Clarus della Diocesi di Alife – Caiazzo

Terra Viva – Sotto una buona stella, nasce dalla voglia di testimoniare uno spaccato del Mezzogiorno e la vita delle sue donne tra gli anni venti fino al 1945, ancor prima di molte battaglie che hanno garantito a tutte loro, in Italia, diritti e parola: “ho sempre riflettuto molto sulla storia della donna; ho scelto quel modello e quel momento storico perché ho voluto pensare che in quel tempo sono nati i primi germogli dell’ideale di libertà…”. Sono le parole dell’autrice, Maddalena Zullo.