“Chela” romanzo di Nicoletta Fiori

Chela è una donna senza bussola, senza senso dell’orientamento, senza mappe. Chela a volte rimane immobile per tempi lunghissimi in un posto che non le piace, senza sapere il perché. A volte corre all’impazzata per sfuggire dall’ombra, per poi gettarsi nel buio pesto. Chela ama la vita, ma ha paura di non essere ricambiata. Chela ha deciso di raccontare la sua storia affinché le pagine di un libro la delimitassero e la rendessero meno scompaginata.

Nicoletta Fiori è nata a Torino il 12 marzo 1974. Vive a Torino ed è insegnante di inglese e traduttrice. Ha due figlie, un cane, una laurea in Tourism Management conseguita in Olanda. Adora leggere, scrivere, sciare, la natura, ballare e viaggiare. Ha scritto vari racconti e vinto il secondo premio per uno di essi alla Fiera del Libro di Orbassano nel 2006, oltre ad altri riconoscimenti minori. Ha redatto una grammatica e varie dispense per lo studio della lingua inglese. Questo è il suo primo romanzo.

“A settembre avevamo trovato lavoro in un help desk, in un paese della cintura di Torino. Avevo accompagnato Alex ad un colloquio per fargli da interprete e avevano assunto anche me. Serviva personale che parlasse bene le lingue e che fosse appassionato di computer. Era un lavoro estremamente discordante con la mia natura, non trovavo un senso ai protocolli e alle procedure che ci avevano spiegato nei primi giorni di formazione e l’entusiasmo con cui lo avevano fatto mi metteva di pessimo umore. Avevo accettato perché in quel momento non avevo alternative e non scorgevo altrove la possibilità di scegliere. Da quando ero tornata in Italia, avevo ripreso i contatti con tanti vecchi amici che avevo conosciuto tramite Filippo. Mi avevano perdonato per quello che ai loro occhi gli avevo fatto, era stato per il meglio ed ora lui era molto più felice che con me. Ogni volta che mi offrivano quel boccone così amaro mi sentivo obbligata a inghiottirlo…”

“I capelli del diavolo” di Marco Giri

Recensione di Luigia Chianese

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È un’opera leggera senza troppe pretese, una lettura veloce e rilassante che in misura originale, e forse eccessiva, ridicolizza un po’ la società ricca e borghese attraverso l’ossessione del sesso. È piacevole da leggere, o per lo meno a me ha portato allegria, è un romanzo d’esordio, può sembrare contorto all’inizio ma non lo è, ha una logica bene precisa, ci sono sfumature che legano tutti i capitoli anche se non consecutivamente, è uno spassoso e macabro intreccio di vicende ed è originale il modo che hanno i personaggi nel destreggiarsi tra l’ eterno conflitto tra bene e male attraverso il sesso e i pregiudizi. Quando leggete questo libro pensate di vedere un film dove ci sono vari episodi e spezzoni tutti legati da un sottile filo conduttore, prima o poi arriverà la fine e il filo sarà tirato, immaginatelo come una serie tv ad episodi. Un consiglio, se non avete buonissima memoria leggetelo tutto d’un fiato per non perdere il filo conduttore, altrimenti vi sembrerà veramente slegato e contorto un po’ come perdere le puntate di una serie televisiva. Non desidero dirvi nulla di preciso sul finale ma vi assicuro che è tra le parti più sfiziose e attraenti del libro e sono anche quelle scritte meglio. Vi divertirete a leggerlo. Buona Lettura.

“Le piccolissime tragedie” di Cecilia Lombardi

Fare spazio, togliere il vecchio per far entrare il nuovo. Colori nuovi, aria nuova, pensieri nuovi. Comunque finisce per mettersi il solito maglione verde scuro a collo alto e la gonna lunga marrone. Però, rispetto a quanto prima formulato, si mette gli stivali col tacco e la collana di lana cotta, coloratissima, che le ha regalato la figlia. Ha messo troppo tempo a decidersi, perché è già tardi: torna in bagno ad asciugarsi i capelli e darsi un filo di ombretto, poi giaccone nero, borsa, salutare famiglia e ricevere tre risposte a bocca piena, correre alla macchina. Buona serata mondo. Chissà cosa starà facendo il cercatore di case a quest’ora. Certo che il nome glielo poteva chiedere…

“Le piccolissime tragedie” di Cecilia Lombardi

Le piccolissime tragedie

Piccola biografia di Cecilia Lombardi.

Pratese di nascita, si è trasferita qualche anno fa in provincia di Arezzo, dove divide il tetto con la sua famiglia ed un numero considerevole di animali da compagnia. Affascinata da tutto quello che ancora non conosce, si imbatte spesso in situazioni dalla gestibilità complessa che comunque, a suo dire, hanno il loro motivo di presentarsi davanti al suo percorso. Vive volentieri di parole, ma anche di formaggio, miele e vini rossi strutturati. Questo è il suo primo romanzo.