Quelli che ben pensano, ben vivono!

In uscita prossimamente il libro di Gianuario Fiore “Quelli che ben pensano, ben vivono!”

Il testo propone un’integrazione tra filosofia e vita quotidiana, mostrando come le grandi idee del passato possano trovare applicazione pratica nel presente e come possano essere utilizzate per affrontare con successo le sfide personali e professionali…

L’idea di base su cui s’ispira questo breve manoscritto, è quella di proporre spunti di riflessione che, partendo dalle idee illuminanti di alcuni dei più importanti filosofi e padri del pensiero moderno, possano fornire al giovane lettore degli strumenti operativi e pratici in grado di migliorare il suo rapporto, sia con il mondo sia con la futura realtà lavorativa con la quale andrà a relazionarsi…

“Gruppo di lettura” autori emergenti (seconda parte)

Per questo mese di febbraio vi proponiamo il libro “CHELA” di Nicoletta Fiori, primo libro di una dilogia: un viaggio di crescita emotiva fatto di inevitabili ma costruttive difficoltà e dubbi che tutti prima o poi affrontiamo in qualche modo.

Nicoletta Fiori è nata a Torino il 12 marzo 1974. Vive a Torino ed è insegnante di inglese e traduttrice. Ha due figlie, un cane, una laurea in Tourism Management conseguita in Olanda. Adora leggere, scrivere, sciare, la natura, ballare e viaggiare. Ha scritto vari racconti e vinto il secondo premio per uno di essi alla Fiera del Libro di Orbassano nel 2006, oltre ad altri riconoscimenti minori. Ha redatto una grammatica e varie dispense per lo studio della lingua inglese.

Michela ama in maniera viscerale, a prescindere. Le sue due bambine, i suoi uomini, il viaggiare inteso come esperienza completa di vita: tutto ciò, insomma, che l’ha resa quello che è diventata, nel bene e nel male. Perché Michela è convinta del fatto che tutto serve, che certi gesti e certi momenti rimarranno sempre e comunque nel cuore. E scalpita per scoprirsi, anzi per ri-scoprirsi, dopo che ha provato con forza ad essere come gli altri si aspetterebbero, rischiando di spegnersi per aderire all’idea che si ha di lei e del suo ruolo. L’anima urla la sua necessità, suggerendo di lacerare l’edulcorata pista di condotta borghese che tanto sembrerebbe adatta a questa giovane donna dai lunghi silenzi e dall’apparente e dolce remissività.

Solo le prime dieci persone che ci scriveranno tramite email, lasciandoci i dati completi dove poter spedire il libro, saranno i privilegiati di questa offerta. Naturalmente le recensioni che ci invierete le faremo girare sui nostri social, sui nostri account, inserendo i vostri nomi, quindi dovete essere consapevoli di questo.

La nostra email è leparchedizioni@gmail.com

Ogni mese proporremo un autore per le vostre letture, ma vogliamo solo recensioni sincere, anche se negative.

“Il Pane e i Denti” di Cecilia Lombardi

Mercoledì 15 novembre, nel ciclo di incontri dedicati all’editoria toscana “Toscana da leggere” nella Sala Soci Bibliocoop di Arezzo, in Via Vittorio Veneto, presentazione del libro:

“IL PANE E I DENTI” di Cecilia Lombardi

“POMERIGGI IN BIBLIOCOOP”

Presentazione e letture a cura di
Vanna Del Principe

Ore 17,45

@cecilialombardi2111
@innocenti_piccoli_sfoghi
@socicooparezzo

“Il Pane e i Denti” di Cecilia Lombardi

Si continua a cadere, mentre sembra che il mondo di fuori si accordi con quello di dentro per spazzarti via, e non hai più resistenze per opporti, quindi lascia stare. E tutto questo per colpa della fame di vita che ti spinge alla spasmodica ricerca del “di più” per poi accorgersi che è tutto dentro, compresa la sorpresa di riuscire a farcela ogni volta, comprese la luce e la fiamma che sono accese, nonostante tutto. Sì, un lumicino rimane acceso comunque: perché voler bene non è mai male, anche se ci porta a soffrire, e magari soffrendo capiamo che non si può ignorare del tutto il dolore altrui…

“IL PANE E I DENTI” di Cecilia Lombardi

“Dedicato a tutti quelli
che al mattino provano ad alzarsi
prima delle loro ombre.”

@cecilialombardi2111
@innocenti_piccoli_sfoghi

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“Margini” di Nicoletta Fiori

“Mi sento alleggerita e sfrondata mentre mi avvio verso la macchina, nonostante tutto il fondale smosso che è venuto a galla e ha sporcato le acque già piuttosto torbide in cui nuoto. I nodi da sciogliere sono tanti. Lo sapevo già, ma sentirmelo dire mi mette davanti ad un bivio che sono costretta in qualche modo ad affrontare…”

“MARGINI” di Nicoletta Fiori

13 libri da leggere sotto l’ombrellone

Tra un cocktail al tramonto, una playlist musicale e un tuffo al mare, trova anche il tempo per leggere…

Le Parche Edizioni

Libri sotto l'ombrellone

Intervista a Dora Buonfino

Intervista

“Infinità – Miriade di te e di me” Raccolta poetica di Marina Morelli

C’era una volta, che tempo non è, Insieme.

Insieme era anche lo spazio, che spazio non è, visto che nulla vi si muoveva essendo Insieme quel che si può definire ciò in cui ogni cosa è al proprio posto. Insieme era perfetto e completo, bastava a se stesso: Insieme era finito.

Chiuso come in un contenitore ermetico, pieno di sé, immobile, limitato dal suo stesso essere spazio, arrivò il momento, che tempo non è, in cui Insieme sentì il bisogno di manifestarsi all’esterno, ma, essendo spazio e tempo, doveva esplodere per creare il proprio esterno nel quale espandersi. In caso contrario, se fosse imploso, Insieme avrebbe annientato se stesso e perso ogni speranza di essere. L’esplosione fu fragorosa e scatenò una grande energia che frantumò Insieme in una infinità, e miriadi di particelle cominciarono a vagare in uno spazio caotico, come polvere invisibile. Tutto era diviso. Allora, Tutto cominciò a muoversi e per farlo vibrava. Tutto era energia e Tutto prendeva la propria direzione, come fosse attratto, ma anche spinto. Tutto, in un certo senso, si cercava. Il movimento prevedeva il tempo e lo spazio. E capitava ogni tanto che ciò che vibrava alla stessa intensità di movimento s’incontrasse, così ciò che era stato diviso ricostituiva una piccola unità. In questi rarissimi casi era possibile vedere un’attrazione completarsi in una perfetta unione.

Marina Morelli

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Infinità – Miriade di te e di me

“Le Parche Edizioni” shop

Anche noi, in questo piccolo spazio, stiamo seminando emozioni e lentamente ci accingiamo a raccogliere i frutti nel nostro giardino di libri. Le Parche Edizioni è nata per investire sul capitale creativo e culturale di nuovi autori, che attraverso il nostro contributo professionale, etico e imprenditoriale, auspicano di vedere realizzati i propri sogni. In un anno di attività il nostro percorso ha raggiunto moltissimi autori, ma abbiamo dovuto frazionare questo afflusso selezionando solo quelli più interessanti e in questo articolo vogliamo ripercorrerli tutti, invitandovi a seguirli sul nostro sito:

Le Parche Edizioni

Narrativa e Poesia

  • scrivo-per-te-dora-buonfino-finalenozione-damore-1nuovo-misso-10riflessi-di-noirime-inesplorate-7    arcane-melodie    evanescenze    definitivo fronte

Sul sito trovate anche libri classici e di varia

Tracce sulla sabbia…

“Ti affascinavano quelle impronte lasciate sul bagnasciuga, consumate pian piano dall’acqua che a ogni passaggio le tirava a sé con un affondo d’amore. Un donarsi che ti intrigava e che risvegliava la fantasia, stimolando i tuoi sensi…”

scrivo-per-te-dora-buonfino-finale

http://www.leparchedizioni.com/product-page/33f4193a-4005-c825-91f8-45bf354fd36d

La fame di amore è una compagna perfida, capace di spianare la strada verso mete sorprendenti che mai, a stomaco pieno, ci sogneremmo di prendere in considerazione. Eppure di solito sono percorsi utili, talvolta dolorosi, che ci aiutano a trovare una risposta, anche inconsapevole, utile a placare il bisogno di dare e ricevere amore. Uno dei percorsi più accattivanti che entra nell’immaginazione quando la solitudine ci spinge a creare mondi fantastici con il pennello del romanticismo (il mare, il bosco…) e a inventare o rivivere situazioni di abbandono, di adescamento, di tenerezza o di copulazioni selvagge, dove però, alla fine, la gioia arriva soprattutto per la gratitudine di aver condiviso con i nostri amori momenti in cui ci si è ascoltati e compresi. Il sogno o la memoria forniscono, già pronti e sfornati, ottimi complici per piangere o rallegrarci. E chissà che un giorno non ci si possa svegliare da quel torpore emozionale che fa tanto male (ma anche tanta compagnia) per scoprire che nel frattempo abbiamo lasciato andare i pesi superflui, persino l’amore come “bisogno”, senza il quale è più facile camminare verso la meta (la comprensione, l’ascolto) partendo da una prospettiva diversa.

Irene Cabiati