“I colori del buio” di Mauro Palumbo

Da sempre il genere umano ha cercato antri e cavità per la propria protezione. Molte grandi testimonianze dei nostri avi ci sono pervenute perché conservate in queste culle di pietra. La parola sottosuolo stessa ci da la sensazione che sia il soprassuolo ad essere abitato, vissuto, calpestato. Il “sotto” invece assurge a funzione protettiva del proprio contenuto, preservandolo dalle intemperie, ma anche da altri fattori che nel tempo potrebbero inquinarlo o modificarlo. Ecco dunque che il sottosuolo diventa una fotografia del passato. Una fotografia evoluta in quattro dimensioni, dove la quarta dimensione è il tempo. Certo è che la funzione protettiva è svolta tanto meglio quanto meno accessibile è il luogo…


I colori del buio” di Mauro Palumbo
Ta chròmata tes aphaneias

“Mauro Palumbo, nella presentazione a questo volume, bene esplicita la sua volontà documentaristica volta alla narrazione di luoghi – sotterranei in questo caso – spesso inaccessibili alla fruizione da parte dei non addetti ai lavori. Ma il suo lavoro fotografico si spinge ben oltre questa necessità, va oltre la didattica, prendendo i caratteri di una personalità esuberante e divertita che inebria di colori sfavillanti antiche cavità scavate nel tufo della città di Napoli…” Tratto dall’intervento di Lucrezia Longobardi.